
L’alluce valgo è una deformità del primo dito del piede, caratterizzata dalla deviazione all’interno del primo osso metatarsale e all’esterno del primo dito, che crea un’angolazione patologica dell’alluce con arrossamento ed infiammazione a livello della testa del 1°metatarso.
La continua presenza di dolore e` il sintomo principale dell’alluce valgo e comunica un cambiamento nell’anatomia del piede. La deformità` dito e` tangibile e visibile, e` in quanto la deviazione laterale, a livello dell’attaccatura del dito forma la cosiddetta “cipolla”, una protuberanza che indica un’infiammazione molto dolorosa (borsite), che tende a peggiorare con lo sfregamento della scarpa. Questa patologia, tende progressivamente a peggiorare iniziando con l’alluce rivolto verso il secondo dito, fino a determinare il disallineamento effettivo delle ossa del piede. E` sempre consigliato, dunque, chiedere parere al medico per valutarne la gravita` e i trattamenti da seguire.
La deformita` interessa la prima articolazione metatarso-falangea, che si presenta dolente e gonfia. Spesso quindi oltre alle visibili alterazioni del piede, sin incorre ad una vera e propria limitazione funzionale, che va a compromettere la dinamica del piede. A livello della protuberanza ossea, la cute presenta arrossamento. Questi disturbi, possono interessare anche le dita vicine in alcuni casi, come quando l’alluce risulta sovrapposto al secondo dito del piede. Una parte delle persone affette da questo disturbo, non avverte i sintomi nelle fasi inizialima progressivamente quando questo tende a peggiorare, specie se si indossano calzature che non si adattano correttamente al piede come scarpe con la punta stretta e/o con il tacco alto.
Quando i sintomi dell’alluce valgo compaiono, possono includere:
- Dolore nella zona interessata, anche a riposo;
- Arrossamento, intorpidimento e gonfiore;
- Ispessimento della pelle, che appare dura e callosa;
- Modifiche alla forma complessiva del piede;
- Difficoltà a camminare (a causa del dolore).
CONSEGUENZE
In molti casi le conseguenze di un alluce valgo non curato possono condurre a un aggravamento della sintomatologia dolorosa e ad altri problemi anche più importanti. Il cattivo appoggio del piede porta a veri e propri squilibri posturali che possono essere all’origine di problemi a carico di altre articolazioni soprastanti (caviglia, ginocchio, anca, colonna):
- Degenerazione articolare e borsite
- Metatarsalgie;
- Deformità e lussazioni delle dita.
- Conseguenze posturali
- Tendenza al ginocchio valgo, con dolore della faccetta rotulea interna del ginocchio;
- Rigidità delle anche;
- Accentuazione della curva lombare, associata a lombalgia cronica.
Chiunque può essere affetto da alluce valgo, ma solitamente è più comune nel sesso femminile. Il disturbo tende a comparire, con maggiore incidenza, in età matura o senile e la sua comparsa può` avvenire per svariati fattori:
- Fattori congeniti: le persone che presentano alterazioni del piede presenti dalla nascita (esempio: piedi piatti) hanno più probabilità di sviluppare l’alluce valgo nell’età dell’accrescimento. Esisterebbero, inoltre, alcuni fattori predisponenti connessi ad un’anamnesi familiare positiva (ereditarietà), soprattutto nei casi di alluce valgo giovanile.
- Fattori secondari: per le forme rachitiche, traumatiche, infiammatorie ecc. la responsabilità può essere attribuita soprattutto a modelli di calzatura inadeguati alla fisiologia del piede, come ad esempio scarpe con punta stretta, troppo piccole o col tacco alto. Le scarpe che non si adattano adeguatamente costringono l’alluce in una posizione non naturale e non assecondano la corretta pronazione del piede. Anche alcune patologie, come l’artrite reumatoide e la gotta, possono essere responsabili dell’insorgenza dell’alluce valgo. Diverse altre condizioni rendono vulnerabili allo sviluppo del disturbo, come la lunghezza del primo metatarso, l’ipermobilità dell’articolazione metatarsale, il basso tono muscolare, alcunemalattie neuromuscolari e del tessuto connettivo (come la sindrome di Marfan).
DIAGNOSI
L’osservazione è più che sufficiente per diagnosticare l’alluce valgo, in quanto questo è abbastanza evidente sul lato del piede o alla base dell’alluce. La valutazione clinica, si avvale dell’esame baropodometrico, che permette di misurare in posizione statica e dinamica la distribuzione dei carichi sul piede e il grado di compromissione dell’alluce. Il medico può procedere con una radiografia (in posizione sotto carico) per avere un’indicazione sul grado della deformità e per valutare i cambiamenti che si sono verificati a carico del piede. Questa indagine consente anche di determinare l’angolo tra l’alluce e il piede:il disturbo si definisce propriamente, infatti, quando l’angolo tra il primo e il secondo osso metatarsale, è superiore a 8° (o a 9° secondo altri autori). L’alluce valgo tende a peggiorare progressivamente nel tempo, quindi una volta definita la portata dell’alterazione, il medico può sviluppare un protocollo di trattamento adatto alle esigenze del paziente.
TRATTAMENTO CONSERVATIVO
Il trattamento conservativo dell’alluce valgo si avvale di misure per alleviare la sintomatologia a carico del piede, che tuttavia non sono in grado di far regredire la deformità stessa o di migliorare l’aspetto estetico del piede. Si può alleviare la situazione prendendo delle semplici misure cautelative:
- Evitare le attività che costringono a stare in piedi per lunghi periodi di tempo.
- Impacchi di ghiaccio: l’applicazione di un impacco di ghiaccio più volte al giorno sulla zona interessata può fornire sollievo dal dolore ed aiuta a ridurre l’infiammazione.
- Scegliere calzature adeguate: la scarpa migliore da indossare riprende la forma naturale dell’arco plantare, fornendo sostegno, protezione dagli urti e contenimento del piede. La suola dovrebbe adattarsi comodamente al tallone e la parte anteriore dovrebbe essere sufficientemente spaziosa e flessibile per accogliere la punta del piede ed assecondarne i movimenti (come la maggior parte delle calzature sportive). Il tacco non dovrebbe superare i 4-5 cm, poichè i tacchi eccessivamente alti costringono il piede ad una posizione innaturale, accorciando il tendine di Achille e destabilizzando la ripartizione del peso sul piede.
- Plantari: sono dispositivi collocati dentro le scarpe, che aiutano a riallineare le ossa del piede e per questo, è importante che si adattino correttamente. Il plantare consente di evitare un sovraccarico della parte anteriore del piede e aiuta a minimizzare la sintomatologia dolorosa. Sono disponibili anche distanziali per evitare l’attrito tra le dita, cuscinetti adesivi e speciali stecche per la correzione dell’articolazione e per raddrizzare l’allineamento dell’alluce. Tuttavia, è importante segnalare che non esistono prove di efficacia relative all’utilizzo di questi dispositivi nel lungo termine.
- Ortesi su misura: in alcuni casi, possono essere consigliate ortesi personalizzate per supportare il piede e la caviglia.
- Trattamenti fisioterapici: possono contribuire a ridurre i sintomi e alcuni esercizi attivi possano attenuare il dolore.
- Farmaci: possono essere indicati farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) per via orale, come il paracetamolo o l’ibuprofene, per ridurre il dolore e l’infiammazione.
- Terapia iniettiva: anche se raramente utilizzate nel trattamento dell’alluce valgo, le iniezioni di corticosteroidi possono essere utili nel trattamento dell’infiammazione.
Se i sintomi sono gravi ed i trattamenti convenzionali non sono efficaci, può essere considerata la chirurgia. Il tipo di intervento chirurgico utilizzato dipenderà dal livello di deformazione, dalla gravità dei sintomi, dall’età del paziente e dalla presenza di altre condizioni mediche associate.
COMPLICAZIONI
L’alluce valgo può peggiorare se non trattato e può indurre ulteriori disturbi, come ad esempio l’artrite a livello delle articolazioni dell’alluce o la deformità del secondo dito del piede, spinto fuori sede. Le complicanze possono anche derivare da un intervento chirurgico correttivo. La chirurgia è in genere efficace (nell’85% dei casi migliora i sintomi), ma si associa ad alcune complicanze, che possono includere:
- Infezione;
- Rigidità delle articolazioni delle dita dei piedi;
- Guarigione dell’osso in posizione errata;
- Ispessimento del tessuto cicatriziale;
- Recidiva dell’alluce valgo, con necessità di un ulteriore intervento chirurgico.
PREVENZIONE
Il modo migliore per ridurre la probabilità di sviluppare l’alluce valgo consiste nell’indossare scarpe che calzino in modo comodo e funzionale: è necessario assicurarsi che siano della dimensione corretta e che lascino abbastanza spazio per consentire alle dita dei piedi di muoversi liberamente.