
Il tipo di disagio durante il ciclo mestruale, se si è affetti da endometriosi, è di natura tale da lasciarti senza respiro per brevi istanti. Si tratta di un malessere che si manifesta all’improvviso, come un’onda composta da crampi e contrazioni viscerali intense che si mantengono furiose per un periodo che sembra infinito. È il breve lasso di tempo necessario per trasmettere un’acuta fitta che induce a piegarsi in due, toglie il respiro e talvolta offusca la vista, portando persino alla perdita di conoscenza.
Affrontare mensilmente un dolore simile è estremamente limitante. Immaginate di dover organizzare la vostra vita in base al vostro ciclo mestruale. Un esame da sostenere proprio in quei giorni. Una gita pianificata da tempo che coincide proprio con quei giorni. Il concerto del vostro artista preferito. Un appuntamento che non vorreste assolutamente perdervi. Eppure, ci si trova proprio nel periodo del ciclo mestruale.
Cos’è l’endometriosi?
L’endometriosi è una condizione caratterizzata dalla presenza anomala, al di fuori dell’utero, del tessuto endometriale. Questo tessuto, che normalmente si sfalda mensilmente e viene espulso durante il ciclo mestruale, invece di essere completamente eliminato, parzialmente risale e si insinua nella pelvi. Può localizzarsi intorno alle ovaie, alle tube, sulla superficie dell’intestino e della vescica. Ogni mese, questo tessuto in eccesso cresce, dando origine a formazioni cicatriziali che causano aderenze tra gli organi coinvolti, nonché la formazione di cisti e miomi endometriali.

I sintomi dell’endometriosi:
- Dolore molto forte durante le mestruazioni
- In alcuni casi il dolore è fisso e costante, anche senza mestruazioni
- Dolore durante i rapporti sessuali
- Dolore durante la minzione e l’evacuazione
Cosa fare se si hanno mestruazioni troppo dolorose
Bisogna rivolgersi a un ginecologo o a un centro specializzato in endometriosi. Se avete un dolore forte e vi è capitato di rivolgervi a medici che non lo hanno compreso, il nostro consiglio è quello di rivolgersi a medici specializzati in endometriosi. Attraverso un’attenta anamnesi potrete ottenere una diagnosi, o magari essere indirizzate altrove per altri approfondimenti. Non sottovalutate il dolore, e non fatevi dire da nessuno che è normale. E non aspettate troppo per una diagnosi.
I trattamenti per l’endometriosi
Tra i trattamenti proposti per l’endometriosi l’uso dell’estroprogestinico o del solo progestinico è capace di migliorare il quadro sintomatologico in quanto abolisce la stimolazione ormonale e la crescita degli impianti endometriosici. È importante che tali preparati vengano assunti continuativamente per evitare lo sfaldamento dell’endometrio simil-mestruale che favorisce un ulteriore passaggio di endometrio attraverso le tube. In buona sostanza, la pillola estroprogestinica nelle donne con endometriosi sintomatica dovrà essere assunta continuativamente, senza l’interruzione ciclica di pochi giorni.
Il trattamento più invalidante con gli analoghi del GnRH, farmaci che bloccano totalmente la stimolazione delle ovaie e quindi la produzione ormonale creando un quando endocrino e clinico di menopausa iatrogena (con gli inevitabili effetti collaterali quali vampate di calore, secchezza vaginale, aumentato rischio di osteoporosi), sono limitati a quei casi che richiedano un intervento chirurgico. Oggigiorno sono in corso diversi studi con composti che pur inibendo la stimolazione ovarica come gli analoghi del GnRH, creano meno effetti collaterali.
L’endometriosi è inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, negli stadi clinici più avanzati (“moderato o III grado” e “grave o IV grado”) riconoscendo a queste pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo. Si stimano circa 300.000 esenzioni.